Unconcealed preciosity
2020
silver ink on photography
28 x 20 cm
In Unconcealed preciosity thin silver lines are drawn over photographies.
The metallic drawings create a second image which reflective qualities are in juxtaposition with the glossy surface of the photographic paper.
The two layers are simultaneously visible only when the light incidence is in a specific direction. The whole image will then appear with its capillary lines, dots and dainty traces.
The photos underneath are real shots but it’s not clear if what we see occurs naturally. They belong to a series titled Lucus (the sacred bush in the ancient Roman culture) and portray entangled ramifications and chrysalises.
The dehydrated nature and silkworm webs can be perceived at the same time as attractive and repulsive, yet in the photos the unsettling aspects appear transcended as if sublimated into an ambiguous beauty.
They seem to evoke a suspended time beyond the ‘sensible world’ that cannot be easily labelled.
Bozzetto embraces the exiguous, the minute, the irrelevant, the subtle.
The taste for refined details can be associated to decoration or embroidery, for long time regarded as second class craftwork activities.
Visual beauty and ornament have not been taken into account as serious matters in the context of modern and contemporary art.
The artist seems to turn her back on those elitist axioms, deciding not to conceal her lyrical beauty as the title self-consciously states.
In Unconcealed preciosity sottili linee d’argento sono tracciate su fotografie.
I disegni metallici creano una seconda immagine le cui qualità riflettenti si giustappongono alla superficie lucida della carta fotografica.
I due livelli sono visibili contemporaneamente solo quando l’incidenza della luce è in una precisa direzione. L’intera immagine apparirà quindi con le sue linee capillari, punti e tracce delicate.
Le foto sottostanti sono scatti dal vero, ma non è chiaro se ciò che vediamo sia reale o artificiale.
Appartengono alla serie intitolata Lucus (il bosco sacro nell’antica cultura romana) e raffigurano ramificazioni intricate e crisalidi.
Le strutture disidratate e i filamenti dei bachi da seta possono essere percepiti allo stesso tempo come attraenti e repellenti, ma nelle foto gli aspetti respingenti appaiono trascesi, come sublimati in un’ambigua bellezza.
Sembrano evocare un tempo sospeso al di là del “mondo sensibile”.
L’artista abbraccia l’esiguo, il minuto, l’irrilevante, il micro.
Il gusto per la ricercatezza e il dettaglio può essere associato alla decorazione o al ricamo, attività a lungo considerate artigianato di secondo livello.
La bellezza visiva e l’ornamento non sono stati presi in considerazione come questioni serie nel contesto dell’arte moderna e contemporanea.
L’artista sembra voler voltare le spalle a questi assiomi elitari, decidendo di non nascondere la sua bellezza lirica, come consapevolmente afferma il titolo dell’opera.
Photos from:
– exhibition ‘Leere un Irrelevanz’, Ulm Kunstlerhaus, 2020